24 marzo 2006: 30 anni!
Un piccolo passo per l’umanità (piccolo e di poco conto, mi verrebbe da precisare), un grande passo per me!
Il 24 l’ho passato al lavoro, anche se la lunghissima giornata è stata resa più che sopportabile dal grande staff dei Laboratori DMS, tra Fantoni e Porta Lame, tra torta e pizze, tra chianti e brachetto… Numerosi brindisi, una festa graditissima …un bel modo di compiere questo nuovo delicato passaggio di decade! Decisamente gradita anche la dolcissima lettura della Gualtieri che ha chiuso la mia giornata da 15 ore lavorative!
Ma la vera festa è stata il 25!
Una serata come Dio comanda.
Finalmente una serata in Osteria, con chitarre e vino, con kazoo e cornamusa.
I grandi classici hanno accompagnato i brindisi.
Un po’ di Vasco accennato con Dennis, un momento revival con i grandi successi dei Depletion Layer, una trionfale Fira ‘d San Lazar con arrangiamento country, un Happy Birthday carico di sapori celtici che ti prende allo stomaco e ti carica di voglia di combattere per la tua libertà come Wallace …e poi “in convento non c’è nessuno”… “ho un uccello molto bello” (mitico Drudi!) …“il professor di chimica/giocando col cannello” … “lo diceva Neruda che ogni giorno si suda”… ma soprattutto, in mezzo a quel ca**o di prato, cosa ca**o c’era?!?
Il vino scorre tra i tavoli. Le bottiglie passano di mano in mano. Il sorriso è sempre più contagioso. Un aspetto positivo della maturità è che abbiamo imparato almeno a bere …di certo beviamo meglio …forse beviamo un po’ meno …comunque nessuno sta male …e l’allegria rimane come radiazione cosmica di fondo…
Il piacere di vedersi attorno a un tavolo ricompensa la nostalgia di non vedersi più tutti i giorni alle 6 in piazza, di non uscire più insieme tutti i week-end, forse anche un po’ quella di non varcare più la soglia del Teatrino tutti i sabati pomeriggio. Rimane, credo si possa dire senza timori, il piacere di ridere insieme, di stare insieme.
Tra persone che hanno condiviso un sacco di cose, belle e brutte, importanti o leggere come lo zucchero filato. Piacere…
E ci si ritrova, a mezzanotte passata, a correre giocando agli agenti segreti su per le scale del Buon Vecchio Zio ‘Gno, che per sua fortuna (ma non del Buon Markus) “ha il sonno leggiero”!
Si aprono i regali. Troppi. Non sono più abituato… Era solo una scusa per stare insieme, ma sono stato più che contento: tutti i regali sono arrivati accompagnati! Segno tangibile di presenza, tra baci e sorrisi. E la presenza è stata, sopra ogni cosa, quello che mi ha fatto più piacere.
C’erano quasi tutti. Oltre ad Io (il festeggiato) e alla sua Dolce Metà (grazie Mary perché sai farmi capire sempre più di quello che dici!), in ordine alfabetico: Baby, Berna, Davide, Dennis, Fede, Francyna, Giuly B., Harry, Lara, Laura, Lerry, Luca, Manu, Markus, Matteo, Moreno, Sara, Save.
Grazie per il passaggio: Nicola (grande kazoo-player!), Marco & Robby (con noi quasi tutta sera), Marty, Cate, Ele & GiuDAd (grazie per il passaggio, ragazze, mi ha fatto un grandissimo piacere rivedervi e stare un po’ con voi!).
Tutti meritano un grazie …è stato davvero un bel modo di entrare nella mia Quarta Decade di esistenza terrena …non avrei voluto essere in nessun altro posto…
Perché l’Osteria di Gianni è anche un po’ un luogo dell’anima… Il ristoro dopo il lavoro, il rifugio per chiacchiere e confidenze, un posto dove passare per appoggiare un sorriso quando ne hai in abbondanza, per poi andarlo a riprendere quando sembra che siano finiti tutti.
Un ultimo grazie, quindi, anche ai padroni di casa, che ci hanno ospitato, che hanno pazientato, che hanno contribuito a questa bella serata. Grazie al grande Gianni, a Ivan, Gaia e Tanya.
andrea.prof
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