Le Nuvole si rinnovano …e si cresce in famiglia!
Venerdì 22 ottobre 2010.
Un venerdì qualunque? Beh, probabilmente una data che non è destinata ad entrare nella storia. In quella data, però, attorno al tavolo di una pizzeria sassese, un gruppo di persone che in qualche caso potrebbero anche non conoscersi tra loro, daranno vita ad una nuova realtà.
Un circolo di fotografia, più o meno. Ad ospitare questa nuova esperienza sarà la collaudata Associazione Le Nuvole, che ho contribuito a fondare più di qualche anno fa, e con la quale mi capita ancora saltuariamente di collaborare.
Con Le Nuvole abbiamo fatto cose molto belle, e spero che se ne facciano altrettante in futuro! I nostri ricorrenti omaggi a Gaber e a De Andrè ci hanno dato modo, nel corso degli anni, di portare a Sasso e in giro per Bologna (Calderara, CostArena …e non solo) Dori Ghezzi, Francesco Guccini, Max Manfredi, Claudio Lolli, Franz Campi, Matteo Belli, Ares Tavolazzi, i Gang, i Flexus (con e senza Mondine di Novi), Roberto Ferri, la Faber Band, i Khorakhanè, e un sacco di altri amici che negli anni ci hanno fatto compagnia nel nostro viaggio. E quest’anno sarà di nuovo Franz Campi ad accompagnarci, durante la Tartufesta, nell’appuntamento dedicato al Teatro-Canzone, nel magico mondo di Fred Buscaglione.
Ma Le Nuvole hanno deciso di arricchirsi di un nuovo gruppo di soci attivi, cavalcando una passione che nel corso di questo 2010 sembra aver contagiato un po’ tutti: quella per la fotografia digitale. Se già qualche anno fa avevamo festeggiato uno dei tanti anniversari del nostro lavoro di gruppo con gli scatti migliori degli associati (Sergio e GianMarco prima di tutto), pare che la fotografia sia destinata a diventare una costola importante della nostra attività associativa.
I destinatari dell’invito sono svariati. Amici con la passione della fotografia dai tempi del rullino e new entries, appassionati di viaggi, persone desiderose di migliorare tecnicamente anche attraverso il confronto e la collaborazione con gli altri.
Non so ancora dire a quanti la cosa piacerà. Al momento i potenziali interessati sono più di una ventina, ma si tratterà di verificare quanti risponderanno concretamente alla “chiamata”.
Le ipotesi che avevamo provato a buttare giù, in vista delle prove generali di incontro, sono già diverse: piccole mostre fotografiche (abbiamo già qualche valida carta da giocare), uscite tra partecipanti (con o senza guida di fotografi professionisti), corsi di fotografia, serate di visione e confronto degli scatti effettuati.
Si racconta che i fotografi del National Geographic, capaci di tornare dai loro viaggi con più di 600 rullini (più di 20.000 foto, di posti fantastici, scattati con attrezzature inaccessibili ai più), avessero un’idea fissa: comporre un caricatore con al massimo 80 scatti, talmente belli da rendere estremamente difficoltosa per chiunque la scelta della trentina di scatti che avrebbero composto il reportage stampato.
Con questa idea fissa di inseguire “il caricatore perfetto”, si trovavano in una sala all’ottavo piano della sede, dove c’era una sala di proiezione per esclusivissimi “tray party“, in cui ciascuno portava un caricatore di diapositive e, se voleva, una bottiglia di vino.
Stavolta non porteremo fotografie (o, almeno, non è indispensabile portarne) perché la serata sarà principalmente un’occasione per conoscerci meglio. E il vino, per chi lo vorrà, sarà quello della pizzeria.
Ma nessuno vieta che tra i prossimi incontri possano esserci anche dei piacevoli “tray party” (meno esclusivi di quelli del National, mi direte, con foto più lontane dalla perfezione e soggetti forse meno interessanti), in cui cercheremo di aiutarci a crescere a vicenda.
Intanto vediamo di partire …e la voglia, se non mi sbaglio, è davvero tanta!
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