SASSOFEST 2011 – A Tuttabirra …verso una nuova identità!
SassoFest …dal 1994
…se in 18 anni un uomo diventa maggiorenne, credo che la cosa non sia poi troppo diversa per una manifestazione. E dare continuità ad una manifestazione è senza dubbio un’impresa difficile!
Chi c’era, nei primi anni, quando la festa veniva organizzata all’interno delle strutture della Festa della Famiglia, nel campo parrocchiale di Sasso, ricorda certamente un clima decisamente goliardico, forse un po’ troppo su di giri in alcuni momenti.
Poi la Festa si è ingrandita e ha attraversato la strada, e nel capannone in via del Mercato tutti ricordiamo, ad esempio, una grande serata con i Gem Boy sottoposti alle continue richieste di “rock and roll” di una delle mitiche figure sassesi che hanno accompagnato la nostra infanzia.
Poi c’è stato il passaggio a Ca’ de Testi, prima in uno solo dei campi coperti, poi in tutto l’impianto.
Il tentativo riuscito dell’edizione estiva. L’aumento della presenza delle famiglie e il tempo delle campagne di attenzione verso il consumo responsabile di birra.
Gli aggiustamenti di periodo, tra estati troppo fredde e autunni troppo caldi. Le birraie in costume bavarese. La partecipazione alle iniziative del paese con la piccola casetta di legno…
Alcuni amici si sono aggiunti, altri se ne sono andati, alcuni sono tornati dopo qualche anno di assenza. Altri ci seguono sempre, e brindano con noi da dove sono.
In questi anni sono cambiate tante cose.</p> <p style=”margin-bottom: 0cm; text-align: justify;”>E tante, sono certe, cambieranno in futuro…
Quest’anno è iniziata una collaborazione con la Pro Loco di Sasso Marconi, che non sappiamo ancora esattamente dove porterà. Un’edizione forse è poco per trarre conclusioni. Intanto ci si è reciprocamente studiati.
Una struttura più solida può avere anche vantaggi, ma non solo quelli, e credo che sia neccessario fare attenzione alle intrusioni un po’ troppo politiche che sono comparse tra le pieghe di un programma che, a mio avviso, dovrebbe restare il più possibile ricreativo e apolitico.
La programmazione musicale delle serate è stata caratterizzata da un po’ di sperimentazioni, per evitare di fare una festa sempre uguale a se stessa. Qualcosa è funzionato, qualcosa no, ma l’importante è portare a casa sempre qualche stimolo per migliorare.
Stiamo chiudendo i bilanci economici proprio in questi giorni, e in anni difficili come questi è complicato dire se si è soddisfatti o meno. La festa tiene, ma le spese tendono a prendere il sopravvento sui guadagni (devoluti, come sempre, in opere di pubblica utilità).
Di sicuro c’è stata la grande e sempre entusiastica partecipazione dei volontari, vera ricchezza della Festa, che con simpatia e generosità hanno messo parte del loro tempo e delle loro energie a disposizione di tutti. Per regalare a tutti soprattutto due bellissimi week-end, oltre all’illuminazione dei passaggi pedonali a rischio (questo è l’obiettivo per i guadagni di quest’anno).
Il programma musicale della prima settimana è stato caratterizzato dalla presenza dei ragazzi del Centro di Aggregazione Giovanile e dalla GiBierFest Band, con i suoi fiati quasi-bavaresi. Il secondo week-end ha visto un ritmo sempre crescente che è passato dai bravissimi SoulTanto, alla coinvolgente serata dal sapore Irish (anche nella birra) animata dai Cisalpiper, per chiudersi con gli ormai collaudatissimi Joe di Brutto e con il loro fedelissimo stuolo di fan.
Il tempo più che estivo ci ha regalato lati positivi (lo scorso anno, l’ultima settimana di agosto avevamo già le felpe addosso), ma anche qualche lato negativo (qualcuno in più del solito ha preferito restare al mare a fare aperitivo in spiaggia invece di venirci a trovare).
Per fare bilanci dettagliati, in ogni caso, ci sarà come sempre un anno intero …per il momento godiamoci il successo delle quasi 16.000 presenze conteggiate dagli organizzatori, dei numerosi sorrisi immortalati dalle foto, dei pregi e dei difetti di una manifestazione che è già grande, ma che ancora sta crescendo.
Grazie a tutti. A chi ha dato una mano, a chi c’era, a chi avrebbe voluto esserci, e anche a chi ci verrà a trovare il prossimo anno.
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