Nel pensare al mio intervento per l’incontro: Ca de’ Testi: passato, presente e futuro di un impianto sportivo “all’avanguardia” (domenica 22 gennaio 2012, Sala Atelier), sono due le cose che spero: spero di farlo davanti ad un pubblico di sportivi più che di politici, spero che le persone presenti capiscano che la funzione dell’opposizione è quella di controllare che le cose vengano fatte bene e di cercare di intervenire quando si vedessero delle carenze nell’operato di chi amministra.

E stavolta le carenze ci sono state. Non credo sia solo un’opinione.

Innanzitutto una carenza di comunicazione: quando dall’opposizione arrivano domande legittime, chi governa deve fornire delle risposte. Questo è nei patti. Non abbiamo condotto attacchi personali: chiedere le dimissioni di un Assessore significa avere enormi dubbi sul suo operato, non necessariamente sulla sua persona! Chiedere una Commissione di Indagine significa essere preoccupati per la deriva che hanno preso gli eventi, non significa essere intrinsecamente “brutti e cattivi”!

Cercheremo quindi di ripercorrere un po’ le tappe che hanno portato agli ultimi eventi, nella speranza che quelli che sono presenti in sala possano correggere, e al limite anche smentire l’idea che ci siamo fatti del modo in cui il problema è stato portato avanti.

Una precisazione su tutte: l’opposizione è contenta quando i problemi vengono risolti. E, se all’inizio della settimana scorsa la rottura del telone è stata sistemata, siamo felici. Anzi, speriamo che la nostra azione sia stata di stimolo all’efficienza dell’azione di chi ci amministra.

Iniziamo ora il nostro percorso:
Il 2000 è un anno chiave: si approva il progetto esecutivo per la costruzione dell’impianto, l’A.C. Calcio si trasforma in A.C.Sasso Marconi SRL per facilitare l’operazione, e si stende la convenzione trentennale che fino al 4 gennaio 2012 ha disciplinato la gestione dell’impianto. Per la realizzazione degli impianti, come da convenzione, il Comune permette al Concessionario di accedere ad un cospicuo mutuo erogato dall’Istituto per il Credito Sportivo (€ 568.100,00).
2010: la ragione sociale non cambia, ma nella Società entra un nuovo Amministratore Unico. I disagi dei primi 10 anni di gestione erano già avvertibili, ma si è fatto finta di nulla: perché? Cosa si credeva che sarebbe mutato spontaneamente, in una difficile congiuntura economica che già faceva sentire i suoi morsi? Il 21 dicembre 2009 la nuova Giunta aveva avviato un’indagine di mercato volta alla raccolta di progetti su Ca de’ Testi. Sia la prima indagine, che la proroga prevista per l’1 marzo 2010 erano andate deserte: questo non era già di per sé un chiaro segno di difficoltà?
Il 25 gennaio 2011 Marco Veronesi, consigliere di Sasso Libera, chiede notizie relativamente a questo fatto, oltre che informazioni riguardo ad alcune voci che circolano sulla difficoltà dell’impianto. La risposta è quella che ha finito per diventare un fastidioso ritornello: “nulla di strano”, il bando ha avuto diffusione “adeguata”.
Il 23 maggio 2011 si svolge un Consiglio Comunale straordinario sullo sport, richiesto dai Consiglieri di opposizione il 27 di aprile. Vengono poste domande estremamente concrete, vengono date risposte estremamente vaghe (si veda il verbale sul sito del Comune). La risposta ricorrente è che va tutto bene, e che, anche dove vi possano essere dei problemi, l’Amministrazione sta già provvedendo alla loro soluzione. Ci faranno sapere…
8 giugno 2011: diffida al Gestore a seguito del sollecito da parte del Credito Sportivo. Mancano € 68.836,48 di rate all’appello! Forse la nostra convinzione che ci fossero problemi seri non era completamente campata per aria! Possibile che la situazione fosse totalmente ignorata dagli Amministratori. Viene data una settimana per regolare la cosa, pena la revoca della convenzione. Vengono poi contestate le carenze di riscaldamento, la lacerazione del telone (la prima) e la costruzione di una struttura abusiva con lavelli e fuochi.
Il Credito sportivo dichiara decaduto il beneficio del Concessionario in data 14 giugno 2011, chiedendo al Comune il rientro, in qualità di fidejussore, dell’intera cifra di € 387.468,72
Il 26 luglio 2011 arriva una seconda richiesta al Comune da parte di UniCredit, che chiede al Comune di rientrare dell’importo di una seconda fidejussione deliberata dalla Giunta nel 2008 per realizzare il manto sintetico del campo all’aperto (€ 78.827,68).
Il 23 novembre 2011, dopo la ripresa dei lavori in Consiglio,  arriviamo alla discussione della nostra famosa Mozione, in cui chiediamo di istituire una Commissione di Inchiesta, e in cui chiediamo le dimissioni dell’Assessore. Non perché tutto dipenda da lui: sappiamo bene che le ragioni delle difficoltà hanno radici ben più remote del suo arrivo. Ma in questo momento è lui ad avere la delega sullo sport. Ed è lui ad aver dimostrato di non voler rispettare il suo dovere di tenere informato il Consiglio sugli sviluppi del caso. Non solo la richiesta di dimissioni viene respinta (cosa prevedibile, soprattutto di questi tempi), ma anche la richiesta di formare la Commissione non è accolta. Eppure ci sembra che anche qualche altro Consigliere abbia qualche dubbio su come stanno andando le cose…<
Nel frattempo il telone strappato viene riparato dal Concessionario, che paga solo un acconto sul lavoro, e che chiede un incontro esplicativo con il Comune, di cui abbiamo notizie dirette dal Presidente dell’SRL, durante un sopralluogo che effettuiamo sugli impianti la mattina dell’11 dicembre 2011.
A questo punto posso fare un breve resoconto di quanto appreso dal sopralluogo sul tema “sport su sport non paga”: bisogna affiancare agli impianti realtà più remunerative, come strutture di ristorazione o strutture che rendano l’area adatta ad ospitare manifestazioni di vario tipo. Verifichiamo anche un altra serie di condizioni che sono decisamente peggiori di qualunque nostra congettura. Nel corso dell’incontro con il Gestore, emerge una situazione debitoria più grave del previsto (Hera, UniCredit Corp, Biffi). Veniamo a sapere dal gestore che ha richiesto la rescissione consensuale della Convenzione. Verremo poi a conoscenza del fatto che, però, non viene rinnovata la copertura assicurativa, né viene pagata l’omologazione del campo di calcetto.
Il 12 dicembre 2011, a firma congiunta di tutti i Consiglieri di opposizione, viene depositata un’interrogazione per riassumere e chiarire alcuni termini della questione.
Al momento sappiamo che durante il Consiglio del 23/01/2012 (domani) ci verrà data un’informativa sul tema degli impianti, ma temiamo che non verrà dato spazio al confronto e al dibattito, portando avanti una situazione basata sul silenzio e sulla scarsa comunicazione.
Il 16 dicembre 2011 si arriva ad un secondo strappo, ben più grave del primo, a seguito del quale (23 dicembre) viene notificato alla Concessionaria una diffida: 10 giorni di tempo per sistemare la cosa.
Il 3 gennaio 2012 il Concessionario richiede una proroga, dato il periodo festivo.
Il 4 gennaio, come si evince dal primo Verbale di Giunta del 2012, l’Amministrazione decide di dichiarare l’A.C. Sasso Marconi SRL decaduta dalla gestione dell’impianto, a seguito delle numerose osservazioni mosse al suo operato rimaste inascoltate negli ultimi mesi.
Il 5 gennaio, con l’Ordinanza n.1, il Gestore viene intimato a riconsegnare la struttura in data 10 gennaio alle ore 9.00, recuperando al massimo nei 5 giorni seguenti eventuali beni di sua proprietà posti nell’area.
E’ notizia di attualità che all’inizio di questa settimana anche il secondo strappo al telone è stato riparato.
E di questo, lo ribadisco qui come ho già fatto altrove, siamo solo contenti. E speriamo che la nostra azione di controllo sia stata di stimolo alla risoluzione della questione.
Sull’aspetto gestionale, invece, temiamo che ci attenda un futuro intenso. Speriamo che l’ammissione degli errori commessi in passato aiuti la presente Amministrazione e quelle future a non cadere negli stessi inciampi.