“Finito?” “No, davvero! …appena iniziato.” (Auguri Natale 2013)
“Se qualcuno desidera acquistare la conoscenza delle cose che legge, ami;
altrimenti, colui che non ama, si accosta invano per ascoltare o leggere i versi d’amore,
perché un cuore gelato non può comprendere delle parole di brace.”
(S. Bernardo, Serm. in Cant. 79)
Mentre gli odori dello zenzero invadono le stanze di casa mia, mi accingo a scrivere qualche riga di saluto per questo Natale e per la fine di questo strano anno.
Lo zenzero, che per me come per Elio “significa Natale” (e che ho il piacere di aver contribuito a sdoganare in Italia in collaborazione con i biscottini dell’Ikea), ha richiamato la mia attenzione su una serie di elementi ovvi, che mi stavano però sfuggendo: tra luci e caos nei Centri Commerciali, tra presepi e preparativi per la Festa Sotto l’Albero, Natale sta arrivando, e sarà senza dubbio un Natale diverso.
L’anno “in cui sono stato disoccupato” sta (speriamo) finendo, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti. E non si può non fissare qualche impressione cercando di imprigionarla in qualche riga, per aiutarmi a ricordare che ogni fine segna un nuovo inizio, e che dietro ogni lacrima spesso arriva un sorriso a farla evaporare.
Una volta ho letto da qualche parte che “una grande serata si misura dai ricordi che ne rimangono”.
In fondo è una variante “notturna” della considerazione che fa Pieraccioni alla fine de I Laureati:
“I giorni indimenticabili della vita d’un uomo sono 5 o 6 in tutto. Gli altri fanno solo volume.”
Cosa rimane di questo strano, pazzo e bellissimo 2013?
Un anno senza lavoro, come ho già detto. Ma non senza impegno. In cui piangere qualcosa che finisce (perché piange anche chi parte, anche quando lo fa per sua scelta) e festeggiare qualcosa di meraviglioso che inizia.
Credo che sarà l’Anno della Fenice, nei miei ricordi futuri. Come mai nessuno dei 36 che l’hanno preceduto…
L’anno della rinascita, passando per il fuoco del Triskell di Bondeno, l’acqua di un piccolo ruscello vicino a Vidiciatico, e l’aria abruzzese intrisa di profumo di arrosticini e di mosto di Montepulciano. L’anno della birra, tanta birra, quasi sempre ottima e sempre bevuta in ottima compagnia.
Iniziato con la fine di un lavoro che mi aveva prosciugato senza davvero lasciarmi molto, per finire con una nuova speranza di stabilità e serenità per il futuro. Facendo quello che mi piace in un posto che mi piace.
Sarebbero tanti, come sempre, i grazie da dire quest’anno.
Grazie anzitutto ai miei genitori, senza i quali questi mesi da disoccupato sarebbero stati decisamente più sofferti (in questa Italia dove non c’è sussidio di disoccupazione per chi ha lavorato in proprio, anche quando ha versato i contributi).
Grazie agli amici, vecchi e nuovi, che mi sono stati vicini e hanno cercato di capire che la vita di una persona può essere variamente più complessa di quello che spesso appare dall’esterno (chi non ha fatto questo sforzo neppure una volta durante l’anno, cordialmente, che si fotta, anche se è Natale), riuscendo a “perdonarmi” anche quando ho deciso di cambiare un po’ aria e di cambiare qualche vecchia abitudine.
Grazie ai miei compagni di avventura Luca e Giacomo, e soprattutto all’inossidabile Eugenio, perché questa lunga e non sempre facile esperienza amministrativa è stata così importante principalmente grazie a loro e grazie alle cose che abbiamo fatto realmente insieme, ponendo le basi per un bellissimo progetto.
Grazie ai miei soci Carla e Done, con cui è sempre un piacere fondere creatività e carismi.
Grazie al mio Presidente per eccellenza, a Danilo, vero motore delle nostre amate Nuvole.
Grazie a Berna, compagno di viaggio da una vita, e in bocca al lupo per i suoi grandi progetti!
Grazie a Markus, in nome dei tanti giringiro di questa lunga estate, e in bocca al lupo ad entrambi, nella speranza che ci aspetti un grande futuro.
Grazie a Giovanni, il mio futuro capo, a Roberta, a Stefano, e a tutta la loro bellissima Azienda, che mi sta dando una bellissima opportunità.
E grazie anche a Joseph, il mio insegnante di inglese, con cui in due mesi ho fatto più strada di quanto ne avessi mai fatta in tutto il resto della mia vita.
E, last but not least, grazie a te, Simo, che hai vissuto uno dei momenti più strani (e talvolta tesi) della mia vita.
Grazie per esserci stata, per aver avuto pazienza, per avere affrontato alcuni momenti davvero duri, per averci creduto. Perché l’inizio non è stato facile, anche se è stato comunque bellissimo. I nostri progetti sono ambiziosi, e gli sforzi per realizzarli assolutamente “importanti” …ma credo davvero che siamo partiti con il piede giusto.
E di sicuro quella sera, ormai lontana quasi 8 mesi, in cui le nostre labbra si sono avvicinate le une alle altre per la prima volta, dentro la nostra piccola Fiesta Blu, quasi per festeggiare insieme un dolce silenzio con un sorriso appena dischiuso, sarà una di quei rari momenti destinati a non fare semplicemente volume all’interno del computo dei giorni delle nostre vite…
Buon Natale a tutti …e che il 2014 vi porti esattamente la novità di cui le vostre vite e le vostre anime hanno bisogno…
…e Buona Vita, ovviamente! YAWPPPPPPPPP…
andrea.prof
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