Forse quest’anno non eravamo del tutto pronti.

Io, almeno, non lo ero di sicuro.

Instabili sensazioni di precarietà diffusa, e malinconiche fitte di dolore nascoste in un “mi manchi”.

Frenetiche ed estenuanti corse, senza chiari obiettivi davanti.

Forse non lo avevo neppure sentito mentre si avvicinava, tanto ero stordito dal momento.

Ma Natale è arrivato. Così, senza avvisare.

Perché non importa dirsi che tutto va bene per forza, quando tante cose ti ricordano che non è così.

Non conta neppure se lo dice il telegiornale.

E non è neppure necessario partecipare alla grande festa dei Centri Commerciali ed al rito dei brindisi d’auguri, per sentirlo arrivare.

Quest’anno l’ho trovato solo attendendolo nel silenzio.

Nel calore di un grande abbraccio, che supera i muri e i confini.

Certo che il grande miracolo si ripeterà anche stanotte.

Perché così viene Natale…