Aspettando LISOLA
Un pezzo di storia di Sasso, una ricerca prodotta dal basso (l’articolo nasce per il numero del Resto di Sasso di maggio 2013)
Quando abbiamo cominciato ci dicevano tutti che eravamo “matti”…
le cose “da matti” di allora si possono fare anche adesso
anche se saranno cose “da matti” diverse.
All’inizio di quest’anno è spuntata in rete una notizia interessante. Forse inattesa. Un film documentario sull’Isola. Un’esperienza collettiva, che è entrata nella storia del nostro Comune e delle nostre terre, e che ha occupato una quindicina di anni tra la fine degli Anni ’70 e l’inizio degli Anni ’90. Anche Sasso Marconi ha avuto il suo sogno hippie in quegli anni…
A cercare di ricostruire la storia, sono i figli nati all’interno di quell’esperienza. Parisini, Brecci, Capri, Comastri, Coralli …cognomi senza dubbio noti ai Sassesi. Sono proprio questi figli che hanno deciso di partire per un viaggio alla ricerca delle proprie radici, che sono andati ad intervistare i loro genitori e le persone che orbitavano attorno a quell’esperienza. Matteo Parisini, autore e regista del progetto, dice: “Noi siamo i figli di un matrimonio comune, che ha portato a un’esperienza di vita condivisa”.
I “figli dell’Isola” hanno qualche anno in meno di me e hanno vissuto l’esperienza dall’interno. Io dell’Isola ne ho solo sentito parlare. L’esperienza è stata fondamentalmente mia coetanea e si è chiusa prima che arrivassi all’età della ragione, quindi non ne ho troppi ricordi diretti. E quando capitava di suonare o di fare a gavettoni o di fermarsi a chiacchierare seduti nei campi da quelle parti, i giochi si erano già in gran parte chiusi.
Nelle clip che vengono distribuite nel corso di questi mesi ricorrono vari termini carichi di storia e di significati “alti”: collettività, responsabilità, condivisione, futuro, ecc… Termini che forse è giusto rimettere al centro, in questi anni qualunquisti, privi di progettazione e di proiezione verso il futuro, poveri di valori. Anche per capire cosa sia successo a quei valori, e perché tanti che li avevano elevati a bandiera e ne avevano fatto principi guida per le loro esistenze si siano poi trovati (più o meno perfettamente) integrati nel sistema che tanto avevano avversato…
Attendiamo con grandi aspettative la fine del progetto, a fine aprile. Per rivedere un po’ delle facce con cui siamo cresciuti, qualche decina di anni fa, nei loro anni d’oro. Quelle stesse facce che abbiamo avuto come amici e maestri quando eravamo bambini. Per capire qualcosa in più riguardo alla nostra piccola grande Sasso.
Intanto potete andare a sbirciare sulla pagina Youtube https://youtu.be/3MgZPoVFxFw, sul sito del progetto, o sulla sua pagina FaceBook. O potete contribuire, se fate ancora in tempo, alla produzione del progetto.
Perché, oltre “al sostegno del bando della Regione Emilia Romagna nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Giovani Evoluti e Consapevoli”, il progetto ha deciso di sostenersi con una raccolta fondi collettiva sulla piattaforma di crowfounding Produzioni dal Basso. 400 quote da 10,00 euro l’una, che danno diritto ciascuna all’acquisto di una copia del documentario. Una proposta molto onesta!
L’esperienza del crowdfounding, molto più utilizzata all’estero che in Italia, da la possibilità di finanziare un progetto dal basso, mediante una sottoscrizione popolare.
E in un paese con tante risorse e tante competenze culturali, ma spesso incapace di investire nelle giuste direzioni le risorse collettive, la riuscita di un progetto come questo è un segnale che qualche “cosa da matti” diversa da quelle di un tempo si può davvero fare!

Lascia un commento