E' la prima volta che mi capita di scrivere un articolo come strumentista di un gruppo musicale e sapere che il mio articolo finirà poi su un cd-rom mi affascina ancora di più.
A proposito, non mi sono presentato: sono il batterista degli OUT-ROAD, chiamatemi come volete Marco, Stock, Bettola o Marchino rispecchieranno comunque la mia identità di batterista provetto.
Pensando alle origini del gruppo, posso dire che è cominciato tutto inspiegabilmente: per gioco, per caso, seguendo il sogno di far parte di uno di quei simpatici gruppi di ragazzi che fanno una canzone d'estate che ci infuoca moltissimo.
Forse non ce l'avremmo mai fatta senza l'aiuto di un gruppo ormai affermato e purtroppo, come ogni buon gruppo famoso, già sciolto: i mitici Deplation Layer, ovvero Andrea, Macchia, Dennis e Save, che ci hanno preso e insegnato a fare un po' di rumore con uno strumento. Non so se allora poteva definirsi suonare.
Così cominciava a delinearsi un nuovo gruppo dentro ad un altro gruppo di giovani ormai ben consolidato, quello del Teatrino; non è stato facile trovare la formazione tipo per gli Out-Road, perché mentre il panciuto Berna non si è mai staccato dal suo basso e gli inseparabili Nicola e Giacomo dai rispettivi microfoni, io e Sem ci siamo sbizzarriti con più strumenti. Partiti entrambi suonando la tastiera, visti i nostri precedenti sul pianoforte abbiamo cambiato strada: Sem suonando la chitarra, essendo questo uno strumento più comodo e più facilmente trasportabile (l'unico strumento che avrebbe potuto suonare dovunque, come tuttora fa); io suonando la batteria in quanto mi affascina moltissimo e in verità anche perché é di fondamentale importanza per la parte ritmica e non c'era nessuno che la suonasse.
Così canzone su canzone e dopo i tanti uffa di Andrea e Macchia per farci imparare assoli e partiture di chitarra e basso, siamo riusciti a diventare un gruppo perlomeno orecchiabile (anche se mia mamma continua a sostenere il contrario) e, fatemelo dire, che è riuscito ad entrare nei primi 20 gruppi di Bologna, almeno per quanto riguarda la Giornata dell'Arte.
Questo è un breve riassunto del mio gruppo e della mia carriera da batterista se così mi permettete di definirmi.
Ascoltateci sempre e dite tanti "IN BOCCA AL LUPO"
Non si sa mai che ne venga fuori qualcosa di buono!
SALUTI
MARCO