Venerdì Santo 1997

Prima Stazione della Via Crucis

 

"Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo." (Ebrei 1,1)

"Venne fra la sua gente,

ma i suoi non l'hanno accolto.

A quanti però l'hanno accolto,

ha dato il potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

nè da volere di carne,

nè da volere di uomo,

ma dal volere di Dio sono stati generati." (Giovani 1, 11-13)

 

"Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la sua bocca;

era come agnello condotto al macello,

come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,

e non aprì la sua bocca." (Isaia 53,7)

 

"Ha presentato il dorso ai flagellatori,

la guancia a coloro che gli strappavano la barba;

non ha sottratto la faccia

agli insulti e agli sputi." (Isaia 50,6)

 

"E' stato messo a morte per i nostri peccati; ed è stato resuscitato per la nostra giustificazione" (Romani 4,25)

 

"Perciò io gli darò in premio le moltitudini,

dice il Signore,

dei potenti egli farˆ bottino,

perchè ha consegnato se stesso alla morte

ed è stato annoverato fra gli empi,

mentre egli portava il peccato di molti

e intercedeva per i peccatori." (Isaia 53,12)

 

"Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con Lui." (Romani 8,32)

 

Narratore: Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse:

Gesù: Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?

Narratore: Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero:

Pietro: Signore, dobbiamo colpire con la spada?

Narratore: E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli stacò l'orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo:

Gesù: Fermi!

Narratore: E toccandogli l'orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che gli erano venuti incontro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani:

Gesù: Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, èl'impero delle tenebre.

Narratore: Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo gli disse:

Serva: Anche questi era con lui.

Narratore: Ma egli negò dicendo:

Pietro: Donna, non lo conosco!

Narratore: Poco dopo un altro lo vide e disse:

Servo: Anche tu sei dei loro!

Narratore: Ma Pietro rispose:

Pietro: Non lo sono!

Narratore: Passata circa un'ora, un altro insisteva:

Servo: In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo.

Narratore: Ma Pietro disse:

Pietro: O uomo, non so quello che dici.

Narratore: E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte." E uscito, pianse amaramente. Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano e gli dicevano: "Indovina: chi ti ha colpito?" E molti altri insulti dicevano contro di lui. Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero:

Sacerdote: Se tu sei il Cristo, diccelo.

Narratore: E Gesù rispose:

Gesù: Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio.

Narratore: Allora tutti esclamarono:

Sacerdote: Tu dunque sei il Figlio di Dio?

Narratore: Ed egli disse loro:

Gesù: Lo dite voi stessi: io lo sono.

Narratore: Allora risposero:

Sacerdote: Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca!

Narratore: Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo:

Sacerdote: Abbiamo trovato costui che sobillava contro il popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo Re.

Narratore: Pilato lo interrogò:

Pilato: Sei tu il re dei Giudei?

Narratore: Ed egli rispose:

Gesù: Tu lo dici.

Narratore: Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla:

Pilato: Non trovo nessuna colpa in quest'uomo.

Narratore: Ma essi insistevano:

Sacerdote: Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui.

Narratore: Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò a Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme. Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perchè da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. C'erano lì anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici: prima infatti c'era stata inimicizia tra loro. Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse:

Pilato: Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò.

Narratore: Ma essi si misero a gridare tutti insieme:

Sacerdote: A morte costui! Dacci libero Barabba!

Narratore: Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano:

Sacerdote: Crocifiggilo! Crocifiggilo!

Narratore: Ed egli, per la terza volta, disse loro:

Pilato: Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò.

Narratore: Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.