Personaggi e Interpreti:
Pilato |
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Gesù |
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Soldato |
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Caifa |
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Vecchio Uriah |
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Maddalena |
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Rumanuos, poeta |
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Vecchia vedova |
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Lettore (Gesù):
"Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti, però, l'hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio..." (PAUSA DI SILENZIO)
PIL: Chi ècostui? Chi è questa folla che ingombra l'atrio di casa mia?
SOLD.: Costui è Gesù Nazzareno. I Sommi Sacerdoti del Tempio lo consegnano nelle tue mani perchè venga giustiziato.
PIL.: Le solite noie ebraiche ...e che cosa ha fatto, perchè ciò avvenga. Parla Caifa, Sommo Sacerdote!
CAIFA: Quest'uomo sfida noi e Roma. Avvelena la mente dei semplici, aizzandoli come per magia contro di noi e contro Cesare.
URIAH: Non cammina nel sentiero del nostro Dio, ma segue vie illecite e roprovevoli. Non lo ricordate, ancora fanciullo, che pretendeva, presuntuoso, di disputare con i nostri dotti anziani, schernendo la loro autorità?
MADDALENA: Cosa potete capire, voi, di quest'uomo? Il ritmo del suo passo è diverso da quello di ogni altro uomo, e non somiglia il suo incedere a nulla che avessi mai visto.
CAIFA: Taci, Maddalena. Hai visto, governatore, con che gente passa il suo tempo, questo Gesù?
MADD.: No, non capite. Gesù ama ogni uomo per quello che è; non è come gli altri uomini, che amano solo per se stessi...
RUMAN.: E' vero. Questo Gesù è un poeta. Il suo cuore dimora in una grotta oltre le vette, e i canti che innalza per le nostre orecchie, sono destinati anche a orecchie diverse; a uomini di una terra diversa, dove la vita è giovane in eterno ed è sempre l'ora dell"aurora. Io credevo di essere un poeta. Ma il mio strumento possiede una sola corda, mentre il suo vibra delle voci di tutti gli strumenti.
CAIFA: (con sarcasmo) Stavamo processando di un reo, e ora parliamo di poesia.
PIL.: Poniamo fine a questa farsa. Quali sono le accuse?
Vecchia V.: Mi ha rubato mio figlio, il mio unico figlio, che se ne è andato per seguirlo. Come può essere "figlio diDio" uno che allontana i figli dalle loro madri?
PIL.: Tutto qui? Sarebbe dunque un rapitore di bambini?
CAIFA: Si è proclamato Re. Questo è tradimento, ma le nostre leggi non ci consentono di mettere a morte i traditori.
PIL.: Sentiamo ora cosa ha da dirci. (Rivolto a Gesù) Chi sei tu? (pausa) Sei forse tu il re dei giudei?
GESU': Dici questo da te, oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?
PIL.: La tua gente ed i Sommi Sacerdoti del tuo popolo ti hanno consegnato a me perchè ti metta a morte; che cosa hai fatto di tanto grave?
GESU': Non ti èancora chiaro? Il mio Regno non èdi questo mondo. Se lo fosse i miei servitori si sarebbero battuti per me, perchè non fossi consegnato ai giudei. Ed invece: eccomi qui al tuo cospetto. Il mio regno non è di quaggiù.
PIL.: Dunque tu SEI Re?!
GESU': Tu lo dici: per questo sono nato e per questo sono venuto nel mondo. Per rendere testimonianza alla Verità. Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.
CAIFA: Di che altre prove abbiamo bisogno? E' dalla sua stessa voce che abbiamo udito le sue colpe.
PIL.: Non ha fatto nulla che meriti la morte. Ve lo riconsegnerò, dopo averlo severamente castigato.
CORO: A morte costui! Nostro unico Re è Cesare!
PIL.: Da quando tutta questa devozione per Cesare, popolo di Gerusalemme?
CAIFA: Nostro unico Re è Cesare. Grande sarà l'ira dell'Imperatore, se non compirai il tuo dovere.
PIL.: E del Nazareno, cosa ne farò?
CAIFA: Metti a morte Gesù. Dacci libero Barabba, piuttosto.
CORO: (voci sparse) Sì, Barabba...
PIL.: E sia. Rilascerò Barabba. Ma di costui, che devo farne.
CAIFA: Che sia crocifisso!
CORO: (voci sparse) Crocifisso ...sì, crocifiggilo!
PIL.: Sono innocente del sangue di questo giusto.
CAIFA: Che esso ricada su di noi e sui nostri figli.
Lettore (Gesù): "E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perchè fosse crocifisso." (Mc 15, 15)
Alcuni protagonisti di questa scena non appartengono alla letteratura neotestamentaria, ma sono ispirati a Gesù Figlio dell'Uomo del poeta libanese K. Gibran.